Botteghe di mestiere e dell’innovazione piace alle imprese: CNA Area Metropolitana di Bari presenta 12 progetti di bottega. Oltre 500 imprese pugliesi hanno aderito al bando di Italia Lavoro spa.
“Grande successo, oltre ogni previsione, del bando Botteghe di Italia Lavoro. L’adesione di oltre 5000 imprese al bando di Italia Lavoro dimostra la validità di questa azione di politica del lavoro volta a sostenere le imprese nella ricerca e formazione di manodopera specializzata per le proprie produzioni e sottolinea quale effetto moltiplicatore possano avere le botteghe di mestiere sul fronte occupazionale”.Paolo Reboani, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, commenta così i risultati delle adesioni delle imprese al bando di Italia Lavoro.
Il progetto Botteghe di Mestiere e dell’Innovazione, in questa prima fase, aperto solo alle aziende, e ai soggetti promotori di tirocini, a livello nazionale ha raccolto adesioni da parte di oltre 5.000 imprese disponibili ad ospitare circa 8.000 tirocini in più di 900 progetti di bottega, a fronte di una previsione e disponibilità iniziale che consentiranno di attivare 934 tirocini, in circa 100 botteghe, rivolti a giovani tra i 18 e i 35 anni non compiuti, al fine di imparare una professione e specializzarsi nei principali comparti del Made in Italy. Per i giovani tirocinanti è prevista una borsa mensile di 500 euro; per le aziende ospitanti e per i soggetti promotori rispettivamente contributi pari a 250 euro mensili e 500 euro per l’intero percorso.
“Il finanziamento a oggi previsto è di circa 5 milioni di euro – continua Reboani – ma i dati di adesione impongono un’attenta riflessione sia a livello nazionale sia a livello regionale affinché nuovi finanziamenti possano aggiungersi a quelli esistenti. L’obiettivo principale di Botteghe è recuperare lavoro qualificato per le imprese inserendo giovani verificando la possibilità di politiche del lavoro con obiettivi precisi. La volontà è di valorizzare il lavoro di alta qualifica sviluppato in settori particolari, specie nei distretti più caratteristici del Made in Italy, e sopperire alla mancanza di alcune professionalità che si riscontra in alcune regioni. Molte imprese richiedono, infatti, profili specializzati che non riescono a trovare”.
“La “bottega“, nel modello proposto da Italia Lavoro – prosegue Reboani – non è semplicemente il luogo dove si svolge un tirocinio, bensì rappresenta un modello che riunisce al luogo di formazione, l’opportunità per le imprese di fare rete, di consolidare i rapporti di aggregazione e di filiera, di stimolare e rendere centrale il ruolo del sistema della formazione e di rappresentanza delle imprese nel nuovo impianto delle politiche attive, di implementare e sperimentare il vero percorso di formazione duale e di integrazione scuola/formazione e lavoro tanto auspicato dalla riforma”. Oltre il 50% delle proposte pervenute sono riconducibili ai comparti dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e della ristorazione; il 14% al sistema della GDO, l’11% alla meccanica ed il 10% all’abbigliamento, moda e calzature.
Il dato regionale conferma la tendenza riscontrata a livello nazionale. Delle oltre 500 imprese pugliesi che hanno aderito al Bando, per un totale di 83 proposte progettuali pervenute, circa 300 appartenenti al settore enogastronomico e agroalimentare sono state coinvolte per la presentazione di oltre 40 proposte progettuali. Si annoverano realtà di eccellenza dei viti-vinicolo, lattiero-caseario dell’arte bianca e della pasticceria, che con i loro prodotti tipici impongono il Made in Puglia anche oltre i confini nazionali.
Al successo della prima fase del Bando, per le attività di coinvolgimento delle imprese, predisposizione e presentazione dei progetti di bottega, ha contribuito il sistema locale di rappresentanza delle imprese dell’artigianato, del commercio, e dell’agricoltura, con le principali associazioni datoriali (tra cui la CNA Area Metropolitana di Bari), oltre che il sistema della formazione professionale, quello delle Agenzie per il lavoro e degli Ordini Professionali.
Nei prossimi giorni si procederà con la valutazione delle proposte progettuali pervenute, ai fini della individuazione di quelle che saranno inserite nella graduatoria delle Botteghe ammesse e finanziabili, pubblicata la quale sarà possibile per i giovani dai 18 ai 35 anni candidarsi, per la realizzazione dei tirocini messi a disposizione.