“Non ha alcun titolo a compiere tale attività di sopralluogo”

per riscontrare il pagamento da parte dei cittadini

da la Gazzetta del Mezzogiorno del 16 Ottobre 2014

Esplode a Bari la vicenda dei controlli per la sicurezza degli impianti/caldaie di riscaldamento negli immobili, come previsto dalla legge, con l’approssimarsi della stagione invernale,  per la decisione della Provincia di Bari di voler effettuare verifiche presso le imprese di impiantisti per riscontrare il pagamento da parte dei cittadini del fatidico e obbligatorio “bollino” dovuto per l’esercizio della verifica/ispezione dell’impianto.

La CNA provinciale di Bari diffida la Provincia di Bari a “recarsi presso le imprese associate per compiere qualsivoglia verifica non avendo alcun titolo a compiere tale attività di sopralluogo ed a procedere a verifiche degli utenti controllando se gli stessi hanno rispettato gli obblighi di legge”, in mancanza di ascolto della diffida la CNA di Bari e’ pronta, suo malgrado, ad “adire le vie del Tribunale amministrativo per la revoca di tutte le attività” intraprese dalla Provinciae “con la mobilitazione in piazza delle imprese associate”. Il Tutto tramite una lettera inviata il 13 ottobre scorso all’ente provinciale, e per conoscenza alla Regione Puglia, al Sindaco di Bari e al Presidente della Camera di Commercio di Bari.

Allo stesso tempo la CNA provinciale di Bari invita a”convocare con immediatezza un tavolo di discussione, invitando anche i rappresentanti della Regione Puglia e dell’area Metropolitana al fine di fornire ogni chiarimento in merito alle richieste già da tempo formulate e rimaste sino ad oggi prive di riscontro”. La diffida segue, di fatto, alla richiesta inascoltata della CNA  “di rinviare l’entrata in vigore del nuovo regolamento, all’adozione da parte della Regione Puglia dell’adeguamento del Regolamento Regionale alla normativa nazionale del 2013” e alla denuncia dell’Associazione che “comunque il sistema informatico realizzato dalla Provincia di Bari per l’inserimento delle pratiche risultava di difficile accesso, nonché fortemente instabile, sì da rendere difficoltoso se non impossibile il corretto inserimento dei dati richiesti, non senza considerare che la procedura ipotizzata risulta eccessivamente complessa e farraginosa”.

La questione del recepimento della nuova normativa in materia di controllo e manutenzione degli impianti termici introdotta con dpr n.74/2013 è stata oggetto di numerose note e diffide da parte della scrivente Associazione nonché di pareri di altri soggetti (ad es. CNA Interpreta); in particolare è stato più volte evidenziato che la modalità di acquisto dei “ bollini”  da parte degli operatori determina, in virtù dei principi affermati dall’Agenzia delle entrate in materia di IVA, un aggravio di costi ingiustificabile per le imprese che non possono essere ritenute anticipata rie di tali somme.

 

Lettera ufficiale inviata alla Provincia da CNA

Bari, 14-10-2014 

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