Prodotti locali e di qualità le priorità nei prossimi bandi per la refezione scolastica nelle mense comunali di Bari.

 

Gernone  – CNA Bari:  “Un plauso al Comune di Bari che contestualmente intende migliorare un servizio per i piu’ piccoli e sostenere  dare un’opportunità alla produzione agro-alimentare locale”. 

 

L’uso di prodotti agroalimentari locali e di qualità saranno le priorità stabilite nei prossimi bandi che l’Amministrazione comunale di Bari emetterà  per la refezione scolastica nelle mense comunali. E’ il risultato dell’incontro con le Associazioni di categoria rappresentanti la filiera agroalimentare (tra cui la CNA Area Metropolitana di Bari) che  l’Assessorato allo sviluppo economico e quello l’Assessorato del Comune di Bari alle Politiche Giovanili, Educative, Università e Ricerca  hanno organizzato questa mattina per  garantire “che i bambini e le bambine delle scuole del territorio comunale possano avere accesso ad un cibo buono, sostenibile e adeguato dal punto di vista nutrizionale”, secondo la nota dell’Amministrazione comunale.

“Abbiamo garantito ai due Assessori Carla Palone e Paola Romano che sul territorio sussistono i livelli adeguati di produzione di materie prime e di trasformati nell’agroalimentare e nei servizi in grado di soddisfare le esigenze delle mense dei nostri bambini – afferma  Antonella Gernone, responsabile Agroalimentare CNA Bari Area Metropolitana  – che garantiscono la tipicità e soprattutto la qualità e sicurezza di ciò che mangiano i nostri figli”.

“Un plauso, quindi va al Comune di Bari che, contestualmente, intende migliorare un servizio per i più piccoli e  intende sostenere e dare un’opportunità alla produzione agro-alimentare locale. Le imprese del territorio possono soddisfare le esigenze della refezione scolastica sia per la quantità ma in particolare per la qualità e la sicurezza agroalimentare delle produzioni locali, dal lattiero caseario  fin anche alla produzione di lavorati come i bicchieri o pi piatti di plastica per le mense”, sottolinea Antonella Gernone. “La qualità ha un costo maggiore, certo, ma vale la pena spendere  1 o 2 euro in più per assicurare pasti migliori e più sicuri ai nostri bambini.