A partire dal 31 marzo 2025, tutte le imprese italiane dovranno obbligatoriamente stipulare una polizza assicurativa contro i danni derivanti da eventi catastrofali, come terremoti, alluvioni e frane. Una novità che interessa tutte le realtà imprenditoriali con sede legale in Italia, nonché quelle con una stabile organizzazione nel nostro Paese, iscritte al Registro delle Imprese.
La CNA si è battuta con forza per ottenere un rinvio dell’entrata in vigore della normativa, mettendo in evidenza le difficoltà di attuazione e la necessità di concedere alle imprese il tempo necessario per adeguarsi. Nonostante le richieste provenienti da forze politiche e associazioni di categoria, il Governo non ha accolto la proposta di proroga nel recente decreto Milleproroghe.
CNA ha inoltre sottolineato la mancanza di un confronto adeguato con le associazioni di categoria nella definizione del regolamento attuativo e l’assenza di strumenti che facilitino il rapporto tra imprese e assicurazioni (leggi qui l’articolo). Un altro punto critico è la mancata operatività del portale IVASS, che avrebbe dovuto consentire alle imprese di confrontare le offerte e scegliere consapevolmente la soluzione più adatta. Infine, risulta irrealistico pensare che in soli venti giorni possano essere sottoscritte circa quattro milioni di polizze, tante quante sono le imprese coinvolte.
Chi sono i soggetti obbligati?
L’obbligo riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia e quelle con sede legale all’estero ma con stabile organizzazione in Italia, purché iscritte al Registro delle Imprese, ai sensi dell’art. 2188 del Codice Civile. Sono però escluse le imprese agricole, che già beneficiano di un fondo mutualistico nazionale per eventi meteorologici estremi.
Non potranno stipulare l’assicurazione le imprese con immobili che presentano abusi edilizi o difetti di autorizzazione.
Cosa copre la polizza?
Le polizze assicurative dovranno coprire i danni diretti ai beni aziendali causati da eventi catastrofali, quali terremoti, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. I beni assicurati includono fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali, nonché terreni.
L’assicurazione avrà lo scopo di tutelare il patrimonio aziendale, garantire la continuità operativa e dare accesso a eventuali risorse pubbliche di ristoro.
Le sanzioni e le misure pubbliche
Attualmente, non sono ancora chiare le sanzioni per le imprese che non adempiranno all’obbligo assicurativo. La Legge 213/2023 stabilisce che l’inadempimento dell’obbligo dovrà essere tenuto in considerazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni finanziarie pubbliche, inclusi i fondi previsti per eventi calamitosi e catastrofali. Non è chiaro, tuttavia, se l’inadempimento comporterà l’esclusione dalle misure di sostegno o solo una limitazione nell’accesso.
Un’opportunità per le imprese associate alla CNA
Per le imprese che devono adempiere all’obbligo di assicurazione, CNA ha firmato un accordo con Unipol che offre un’opportunità concreta per ridurre i costi di adeguamento alla normativa senza compromettere la sicurezza e la protezione della propria impresa. Grazie a tale accordo, infatti, tutti i nostri associati potranno usufruire di uno sconto del 15% per la copertura dei rischi catastrofali.
Per maggiori informazioni consulta il vademecum o contatta il numero 0805484570.
CNA Bari-BAT resta a disposizione per fornire chiarimenti e supporto alle imprese riguardo alla normativa e alle modalità per ottemperare all’obbligo di assicurazione.