Il 4 giugno scorso è stato firmato a Palazzo Chigi il “Protocollo d’intesa per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili” stipulato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Abi, Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane

 

Per la CNA ha firmato il Presidente Daniele Vaccarino

 

Alla cerimonia ha preso parte la  Presidente  di CNA Impresa Donna Paola Sansoni  che a margine ha dichiarato :

“Il presidente del Consiglio ha voluto tenere per sé la delega alle Pari Opportunità. Una scelta che ci piace. Vuol dire che è una partita alla quale tiene particolarmente. Siamo sicure, allora, che si impegnerà a stimolare il sistema bancario per rendere operativo rapidamente il Protocollo per lo sviluppo e la crescita dell’imprenditorialità e dell’autoimpiego femminili, che non  a caso è stato siglato a Palazzo Chigi”. Lo dichiara Paola Sansoni, presidente di CNA Impresa Donna, in margine alla firma del piano di finanziamento per le Pmi “in rosa” e le libere professioniste, che prevede garanzie pubbliche e plafond bancari per sviluppare l’impresa femminile.

“Siamo soddisfatte per l’obiettivo raggiunto, al quale abbiamo lavorato tanto – sottolinea Paola Sansoni – e apprezziamo l’impegno assunto oggi dall’Associazione bancaria italiana e dal governo: è il riconoscimento del ruolo che le imprenditrici possono svolgere nel rilancio del nostro Paese”.

“Questo Protocollo – conclude Paola Sansoni – è una grande occasione per far compiere un decisivo salto di qualità ai rapporti tra banche e imprese. Ma una firma non basta. Ora occorre che tutte quante le parti si impegnino a trasformare in fatti i principi enunciati nel piano. E, per evitare che il Protocollo possa rimanere sulla carta, la CNA, al centro e in periferia, e non solo al suo interno, promuoverà un’articolata attività informativa rivolta alle imprenditrici e alle stesse banche”.

  • Il Protocollo prevede :
  • finanziamenti su misura per 1,4 milioni di Pmi femminili e per le libere professioniste. Le banche che aderiranno al Protocollo indicheranno il plafond finanziario che potrà essere utilizzato per la concessione di finanziamenti relativi a specifiche linee di intervento: nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa o della libera professione; costituzione di nuove imprese o avvio della libera professione; ripresa dell’attività di Pmi e lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà. E’ prevista, inoltre, la possibilità di sospendere il rimborso dei finanziamenti, per un periodo fino a dodici mesi, in caso di maternità, grave malattia (anche di coniuge, convivente, figli), malattia invalidante di un genitore o di un parente/affine, entro il terzo grado, convivente con l’imprenditrice o la lavoratrice autonoma.

Per i finanziamenti sono previste condizioni competitive rispetto alla normale offerta creditizia su operazioni simili e con lo stesso grado di rischio. Beneficiando della garanzia della sezione speciale del Dipartimento delle Pari Opportunità del Fondo, il costo del finanziamento potrebbe essere ulteriormente abbassato.

 

il testo del Protocollo su   http://www.cna.it/RAGGRUPPAMENTI-DI-INTERESSE/Impresa-Donna